lunedì 16 giugno 2014

Rebel Rebel.

Il coraggio e il cuore. Ecco cosa.
Ecco quello che serve veramente.
Non le parole vuote, non i giri di parole, le scuse, le chat.
Non  servono le giustificazioni sul latte versato quando l'hai volutamente versato.

Non servono le parole dolci senza gesti dolci.

E non serve l'amore se non è libertà.
A costo di essere impopolare e politicamente scorretta, contraria al comune pensiero, contraria ai qualunquismi di sempre.
E contraria soprattutto a chi ti dice che si fa così. Perché è così.
E pazienza se qualcuno non capirà. O se farà finta di non capire.

Ho sempre pensato che i legami, quelli veri, quelli liberi, non hanno bisogno di briglie.
Non hanno bisogno di schemi, doveri, imposizioni.
Non hanno bisogno di gabbie mentali perché le gabbie, anche se sembrano d'oro, sono per chi non può scegliere.
Sono per chi si è rassegnato a un certo tipo di vita non rendendosi conto che quello che ha giocato è in realtà molto di più di quello che ha vinto.
Sono per chi ha deciso che "doveva andare così" perché i tempi erano maturi.
Sono per chi ha accettato una situazione, facendosela andare bene, adattandosi e plasmandosi alle necessità degli altri soffocando se stesso, i propri sogni, la propria identità ma soprattutto la propria ribellione.

E io credo ai ribelli, invece.
Quelli che ribelli sono nati e ribelli vivranno.
Quelli che vivranno di dubbi, perchè le certezze le lasceranno a quelli che ben pensano.
Quelli che non si faranno legare alle catene ma che sapranno vivere liberi e soli.